Elisabetta Villaggio racconta la vita (vera) di suo papà Paolo, a Villa Bertelli
Memorie private, ma anche il racconto di un personaggio pubblico, che ha fatto la storia dello spettacolo. Sabato 2 luglio alle 18.00, nel Giardino dei lecci di Villa Bertelli a Forte dei Marmi, Elisabetta Villaggio presenterà il libro dedicato al padre: Fantozzi dietro le quinte. Oltre la maschera. La vita (vera) di Paolo Villaggio edito da Baldini e Castoldi. È il nuovo appuntamento di Parliamone in Villa, la rassegna di talk show condotta dal giornalista Enrico Salvadori.
Il libro è un racconto sulla vita di Paolo Villaggio, prima come padre e poi come interprete, di uno dei più celebri personaggi della commedia italiana, il ragionier Ugo Fantozzi. L’autrice, intervistata da Salvadori racconterà anche al Paolo Villaggio versiliese. Nel corso dell’appuntamento, sono previsti inserti musicali al pianoforte, a cura del maestro Andrea Caciolli.
La figlia Elisabetta ha scritto la vita e la carriera del papà: dall’infanzia a Genova alle sere d’estate a Boccadasse, dall’amore vero incontrato a vent’anni al suo debole per Buñuel, senza dimenticare la gavetta romana -cominciata in uno scantinato umido a Trastevere e culminata con Federico Fellini – e l’amicizia con Fabrizio De André. E poi l’ansia congenita, il cibo come atto di sfogo, il ritiro, la malattia. Questa è la storia di chi la felicità l’ha quasi perseguitata e che, quando se n’è andato, l’ha fatto tra gli applausi. Tra novantadue minuti di applausi, si legge nella quarta di copertina. Il libro, pieno di curiosità e aneddoti pubblici e privati del Villaggio attore e padre di famiglia, regala anche alcune foto-simbolo, come quella in compagnia di Mike Tyson o quella delle vacanze insieme con la moglie.
“Mio padre era molto diverso dal personaggio che ha inventato. Fantozzi era il tipico sfigato con un lavoro noioso e che non amava mentre mio padre nel campo lavorativo era più che realizzato. Tuttavia, aveva alcune caratteristiche di Fantozzi: era totalmente incapace di manualità. Non era in grado di mettere un chiodo nel muro, non capiva nulla di tecnologia o di motori. Credo che non abbia mai cambiato una ruota bucata e comunque non ne sarebbe stato in grado. Era affascinato dal computer, ma non riusciva neanche ad avvicinarsi e anche prima scriveva solo a mano, perché non sapeva usare la macchina da scrivere. Inoltre, prima di usare i suoi “camicioni” anche lui ogni tanto si metteva i pantaloni ascellari. Un’altra caratteristica in comune con Fantozzi era la tenacia: entrambi non mollavano mai la presa, entrambi non si davano mai per sconfitti.
Elisabetta Villaggio
L’incontro con Elisabetta Villaggio verrà ripreso da NoiTv che lo manderà in onda in replica. Radio Bruno Toscana radio partner di Parliamone in Villa.
Ingresso libero. Necessaria prenotazione 0584 787251.